martedì 6 marzo 2012

La storia della cucina mediterranea

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LA STORIA DELLA  CUCINA MEDITERRANEA

La cucina mediterranea racconta la storia dell'antico amore dell'uomo per la sua terra, l'amore per l'ospitalità e le sue regole di fantasia e generosità. Ogni ricetta testimonia la vitalità di una cultura che nei millenni ha riscritto, attraverso gli elementi del mare e della terra, la storia della sua identità.
Antonio Fratangelo, uomo di grande cultura, ha pubblicato diversi libri, ispirandosi in modo particolare alla cucina mediterranea. Secondo Fratangelo non è possibile indicare con certezza quando è nata la cucina mediterranea, poiché tutte le terre sono autentiche e tutti i popoli hanno contribuito, seppure in tempi diversi a questo patrimonio comune di valori. Una cucina antica, diffusa e radicata nella tradizione familiare, sociale; con una ricca alimentazione che si basa: dai cereali e legumi, che si conservano e si trovano dappertutto; oli e vini che possiamo consumare a nostro piacimento, in ogni stagione; carne e formaggi, per ogni ricorrenza; verdure e frutta che cambiano, si rinnovano e ci danno sempre un apporto equilibrato di proteine, di calcio, grassi, vitamine. Una cucina alla quale non manca niente, dove tutto è essenziale, rinnovabile, dove si può scegliere con gusto, si può magiare con piacere, si può star bene senza spendere una fortuna.
Oggi sentiamo spesso parlare di "dieta mediterranea", ma che cos'è questa dieta? come si è evoluta nel corso del tempo? Ricente indagini hanno condotto diversi studi, dove è emerso che la dieta mediterranea si è sviluppata verso la fine degli anni 50' per merito di un americano, Ancel Keys, professore di Igiene ed Epidemologia, all'Università del Minnesota. Il professore Keys, negli anni 40' si trovava a Creta, quando si accorse che in quell'isola l'infarto miocardico era pressoché sconosciuto, in quanto i cretesi non erano obesi ed avevano un alimentazione diversa da quella americana. Giunto in Italia, nella zona sud di Napoli, a seguito delle truppe alleate, Keys trovò altre conferme e maturò l'ipotesi della "dieta mediterranea", che sviluppò in seguito in uno studio epistemologico, il Seven Country Study, condotto in sette nazioni. Questo studio fu disegnato per valutare l'incidenza dell'infarto miocardico in paesi che avevano diete diverse, e si arrivò alla conclusione che i paesi con una dieta povera di grassi saturi e ricca di grassi mono-insaturi, avevano livelli di colesterolo molto bassi ed una bassa incidenza di infarto miocardico. Nacque cosi l'espressione "alimentazione di tipo mediterraneo" che poi è diventata "dieta mediterranea".

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